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Istituzioni e volontariato in rete per sostenere l’autonomia degli anziani

L’iniziativa nasce dal confronto progettuale fra la Comunità Montana dell’Oltrepo’ Pavese, La Fondazione Varni Agnetti di Godiasco , la Casa di Riposo del Comune di Zavattarello, il Consorzio Genos, l’Ente Capofila Fondazione San Germano Onlus di Varzi, confronto che ha portato alla realizzazione di un progetto di elevato impatto sociale.
Ci si propone infatti di mettere a punto un sistema di servizi volti a garantire il più a lungo possibile una vita autonoma alle persone anziane che risiedono nella Comunità Montana Oltrepò Pavese.
L’ambito territoriale di azione è quello della Comunità Montana dell’ Oltrepo’ Pavese e ha preso avvio nel gennaio 2014 per concludersi a Giugno 2015.

Si intende arrivare a definire una regia unica del sistema di offerta e presa in carico delle persone anziane, che consentirà ai Comuni e alla Comunità nel suo insieme di realizzare importanti cambiamenti organizzativi e gestionali per quanto concerne i servizi sociali, in un’ottica prima di tutto di maggiore efficienza ed efficacia rispetto alle esigenze degli anziani e delle loro famiglie e quindi di supporto ai singoli comuni. Il livello di autonomia viene incrementato sia attraverso azioni dirette alla persona anziana, sia con servizi complementari all’intero nucleo familiare.
Il progetto prevede l’istituzione di un Centro di Ascolto di Prossimità con l’attivazione di un numero verde , a cui gli utenti possono rivolgersi per ricevere in modo tempestivo informazioni relative ai servizi sociali e socio sanitari del territorio. Richieste più complesse troveranno risposta grazie ad un team di esperti che lavorerà in back office, in rete fra tutti i partner.

Il rilievo puntuale dei soggetti che sul territorio lavorano a sostegno dei cittadini, delle famiglie e degli anziani consentirà di creare un sistema a rete di supporto alla persona, integrando ed ottimizzando i servizi disponibili e valorizzando le rispettive competenze.

Un servizio telefonico di ascolto, detto teleconforto, sarà disponibile sia per ricevere le chiamate delle persone sole, che per contattarle periodicamente, riscontrandone, con affetto, la presenza e lo stato di salute. Una sorta di amico che periodicamente chiama, rassicurando così anche i parenti.

Data l’importanza delle persone che si prendono cura degli anziani a domicilio, il progetto intende operare per una loro maggiore professionalità e per aiutare i famigliari, nel momento spesso critico del bisogno, a reperirle. Si pensa di creare un albo badanti, per facilitarne l’inserimento in famiglia .
Per le famiglie che quotidianamente affrontano le dinamiche delle malattie più invalidanti, è prevista la creazione di gruppi di mutuo aiuto..

Uno sportello itinerante di supporto gestito da personale qualificato fornirà ascolto,informazioni e orientamento per quanti vorranno ricevere un supporto e un aiuto nella gestione della malattia del congiunto.

La sperimentazione durerà fino a giugno 2015, ma in questo tempo si lavorerà per cercare di dare al pacchetto di iniziative una autonomia tale da diventare permanente, anche grazie alle logiche regionali. La presenza degli anziani nel territorio montano è considerata fondamentale per gli Amministratori, che ne riconoscono appieno il valore di memoria, di relazioni, di presidio dei luoghi. Una presenza che va assolutamente tutelata e messa in grado di conseguire livelli di autonomia sempre maggiori, grazie ad presidio diffuso e vicino ad ogni cittadino.

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Mutuo aiuto

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Numero verde anziani

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