Domenica 21 maggio 2023 inaugurazione e attività aperte nella giornata che festeggia l’anniversario della Rete Natura ecologica europea 2000 della Direttiva Habitat. Giovanni Palli: “Festeggiamo in una data simbolica fondamentale per rete Natura 2000 il risultato di un lavoro, costruito negli anni a più livelli, che mette insieme Territorio, Provincia e Regione Lombardia, per iniziative di tutela e valorizzazione ambientale di cui il nostro Giardino Botanico è massima espressione naturale”
Domenica 21 maggio 2023 riapre al pubblico il Giardino botanico di Pietra Corva. La data scelta corrisponde all’anniversario della nascita della Rete Natura 2000, la rete ecologica europea di aree protette creata dalla “Direttiva Habitat” nel 1992: da ormai quattro anni, infatti, l’area del Giardino rientra nel Sito di Importanza comunitaria “Sassi Neri-Pietra Corva”.
Il Giardino riapre al pubblico in un momento di profonda trasformazione, sia dal punto di vista strutturale, sia dal punto di vista ecologico. I profondi cambiamenti climatici registrati negli ultimi anni (forte aumento delle temperature sia estive sia invernali, drastica riduzione delle precipitazioni nevose e piovose) hanno infatti sottoposto a forte stress le collezioni del Giardino.
Gli enti gestori, Provincia, Comune e Comunità Montana, hanno predisposto un programma di ristrutturazione espositiva che mira a sostituire alcune delle storiche collezioni ormai esauste con accurate riproduzioni degli ecosistemi dell’Appennino settentrionale. È stato inoltre completamente ristrutturato il centro visite, con l’installazione di postazioni multimediali finalizzate a fornire informazioni non solo sulle collezioni del giardino, ma anche sulle tematiche ambientali più attuali e sul complesso degli ecosistemi del territorio. Si rafforza così il ruolo del Giardino che è più che mai Centro Studi dell’Appennino settentrionale, una vera e propria porta d’ingresso al territorio: a questo scopo è stato affidato alla Rete degli Orti Botanici della Lombardia il compito di attuare un programma di eventi mirati (divulgativi, didattici ed esperienziali) destinati ad accompagnare i visitatori e ad approfondire la loro conoscenza di specie, habitat ed ecosistemi tipici dell’Appennino settentrionale.
Il Giardino di Pietra Corva riapre per ora per eventi coordinati attraverso un calendario che sarà diramato domenica 21 maggio e sarà costantemente aggiornato. La giornata di domenica 21 maggio prevede dalle 10 alle 18 dopo l’inaugurazione le visite guidate e una prima attività per bambini e famiglie, ad ingresso libero, il Giardino Botanico Alpino di Pietra Corva si trova in Località Pietra Corva presso il Comune Romagnese (PV).
“Domenica 21 maggio è una data simbolica e strategica per il Giardino di Pietra Corva e la Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese – dice Giovanni Palli, presidente della Provincia di Pavia -, rappresenta infatti un momento straordinario che, dopo anni di chiusura a causa dell’emergenza pandemica proietta il Giardino in una nuova fase, sia dal punto di vista strutturale, sia dal punto di vista ecologico. È a tutti gli effetti un’importante azione di rifunzionalizzazione portata avanti dalla Comunità Montana dell’Oltrepò Pavese con il contributo di Regione Lombardia nell’ambito della strategia nazionale per le aree interne e rappresenta un risultato concreto, finalizzato da Provincia, Comune e Comunità Montana. È il frutto del lavoro di tanti anni a più livelli che si concretizza tra Territorio, Provincia e Regione Lombardia, un lavoro partecipato finalizzato alle iniziative di tutela e valorizzazione ambientale di cui, il “nostro “ Giardino Botanico costituisce la massima espressione”.
PROGRAMMA DI DOMENICA 21 MAGGIO
10:45 – 11:15 Benvenuti al Giardino! Inaugurazione e saluti istituzionali
Giovanni Palli, Presidente della Provincia di Pavia
Manuel Achille, Sindaco di Romagnese
11:15 – 12:15 Passeggiata botanica Visita guidata al Giardino Botanico
14:30 – 16:00 OCCHI – alla scoperta del Giardino Botanico con i nostri occhi, con occhi tecnologici, con gli occhi degli animali, senza occhi e con gli occhi della fantasia – Attività per bambini e famiglie
Ingresso libero
SCHEDA GIARDINIO BOTANICO DI PIETRA CORVA
Dove – Località Pietra Corva, Romagnese, 27050 PAVIA
Web: https://www.visitpavia.com/it/turismo-a-pavia/oltrepo-pavese/giardino-botanico-di-pietra-corva
SUPERFICIE 30.000 mq, di cui circa la metà occupata da un lembo di faggeta spontanea.
VISITE GUIDATE si, gratuite, su prenotazione. Prenotazioni: 0382-597865.
NEL CUORE DEL SITO DI IMPORTANZA COMUNITARIA
Il Giardino di Pietra Corva, compreso amministrativamente nel comune di Romagnese in Oltrepò Pavese, è ubicato nel cuore del Sito di importanza comunitaria Sassi Neri-Pietra Corva, sul versante orografico destro della Val Tidone, a 950 m di altitudine, sulle pendici del Monte Pietra di Corvo, suggestivo e dirupato affioramento di scura roccia vulcanica che si erge sino a 1070 m. Lasciato il centro abitato di Romagnese, si procede in direzione della frazione Grazzi, superata la quale si raggiunge, in auto o in pullman, l’ampio piazzale adibito a parcheggio, ove sorge un confortevole “punto di ristoro”. Infine, salendo un breve sentiero, si giunge di fronte alla rustica e caratteristica cancellata che immette al giardino.
Al di là, tra conifere e faggi, si snoda un dedalo di piccoli sentieri tra aiuole e roccere, percorrendo i quali si possono ammirare innumerevoli piante che trovano dimora negli anfratti e nelle nicchie delle rocce.
Sotto il profilo didattico educativo il Giardino di Pietra Corva si presta a diventare meta ottimale per gruppi con interessi naturalistici. La bellezza del luogo, l’impatto estetico, la ricchezza di forme e di colori lo rendono meta consigliabile per escursioni e gite; il visitatore potrà pertanto unire al piacere di una passeggiata nel verde dei boschi la possibilità di osservare piante rare o provenienti da luoghi lontani.
COSA OSSERVARE – Le specie presenti non sono distribuite seguendo una sola linea di intervento, ma la loro ubicazione risponde ad esigenze ecologiche, oppure ad un raggruppamento sistematico o geografico. Il sentiero di entrata conduce di fronte all’edificio adibito a foresteria ed al centro visita. Sul lato destro la superficie del giardino è quasi pianeggiante ed ospita numerose aiuole e roccere, un suggestivo stagno popolato da varie specie di anfibi, il vivaio; a sinistra il sentiero principale sale dolcemente e conduce alla porzione più elevata, dove su ghiaioni e rocce serpentinose, calcaree e silicee, vivono molte piante alpine.Un sentiero all’interno della faggeta, collega, nella zona alta, le due parti. Il vialetto d’entrata conduce ad un sottobosco di rododendri (Rhododendron ferrugineum). Il piccolo museo didattico annesso al rifugio illustra le particolarità più interessanti del giardino ed inoltre descrive, con pannelli didascalici e piccoli diorami, l’ambiente collinare e montano dell’Oltrepo Pavese e piacentino.
LA SUA STORIA – La storia di questo giardino è strettamente legata all’indimenticabile figura del Dott. Antonio Ridella, valente veterinario e cinofilo, ma anche naturalista e grande appassionato di botanica, che attorno al 1960 elabora l’idea di creare un giardino botanico in questo lembo di territorio montano. La sua realizzazione richiede molta fatica e sin dall’inizio del progetto fondamentale è il contributo del giardiniere Cesare Soffritti che operativamente allestisce le aiuole, le roccere e i percorsi interni al giardino stesso. Nella sua realizzazione definitiva vengono introdotte numerose specie raccolte in natura o ricevute in scambio da altri giardini botanici. Il Giardino viene aperto ufficialmente al pubblico nel 1967. Negli anni il Giardino si sviluppa con ampliamento delle collezioni botaniche, ristrutturazione di habitat e allestimento di nuove aiuole, vengono soprattutto incrementati i rapporti con altri giardini italiani e stranieri. Si predispone il Catalogo dei semi (Index seminum) al fine di consentire lo scambio di semi con circa 400 Giardini ed Orti botanici di tutto il mondo. Viene ristrutturata la foresteria e realizzate nuove ed importanti strutture quali il Centro Visita e il Centro Studi dell’Appennino Settentrionale. Attualmente il Giardino di Pietra Corva è gestito dalla Provincia di Pavia attraverso una convenzione con il comune di Romagnese e la Comunità Montana Oltrepò Pavese.
LA STRATEGIA PER LE AREE INTERNE
Il progetto di ristrutturazione del Giardino di Pietra Corva rientra nel programma messo in atto con il fondo europeo destinato allo sviluppo regionale, attraverso la Strategia Nazionale per le aree interne promosso da Regione Lombardia, che complessivamente ammonta
RETE NATURA 2000 – È il principale strumento della politica dell’Unione Europea per la conservazione della biodiversità. Si tratta di una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell’Unione, istituita ai sensi della Direttiva 92/43/CEE “Habitat” per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario.
La rete Natura 2000 è costituita dai Siti di Interesse Comunitario (SIC), identificati dagli Stati Membri secondo quanto stabilito dalla Direttiva Habitat, che vengono successivamente designati quali Zone Speciali di Conservazione (ZSC), e comprende anche le Zone di Protezione Speciale (ZPS) istituite ai sensi della Direttiva 2009/147/CE “Uccelli” concernente la conservazione degli uccelli selvatici.
Le aree che compongono la rete Natura 2000 non sono riserve rigidamente protette dove le attività umane sono escluse; la Direttiva Habitat intende garantire la protezione della natura tenendo anche “conto delle esigenze economiche, sociali e culturali, nonché delle particolarità regionali e locali” (Art. 2). Soggetti privati possono essere proprietari dei siti Natura 2000, assicurandone una gestione sostenibile sia dal punto di vista ecologico che economico. La Direttiva riconosce il valore di tutte quelle aree nelle quali la secolare presenza dell’uomo e delle sue attività tradizionali ha permesso il mantenimento di un equilibrio tra attività antropiche e natura. Un altro elemento innovativo è il riconoscimento dell’importanza di alcuni elementi del paesaggio che svolgono un ruolo di connessione per la flora e la fauna selvatiche (art. 10). Gli Stati membri sono invitati a mantenere o all’occorrenza sviluppare tali elementi per migliorare la coerenza ecologica della rete Natura 2000. In Italia, i SIC, le ZSC e le ZPS coprono complessivamente circa il 19% del territorio terrestre nazionale e più del 13% di quello marino.
Informazioni riguardanti la rete Natura 2000 negli altri paesi dell’Unione si trovano sul sito europeo http://ec.europa.eu/environment/nature/index_en.htm.
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